SPORTELLO FAMIGLIA

età evolutiva
(3-18 anni)

Lo Sportello Famiglia offre servizi di consulenza su aspetti clinici, educativi, psicologici e di orientamento nelle diverse fasce d’età.

età
evolutiva

I servizi dello Sportello

Età Evolutiva

Lo Sportello Famiglia consente di confrontarsi con personale esperto su aspetti clinici, educativi, psicologici e di orientamento nelle diverse fasce d’età.

Il Servizio prevede inoltre trattamenti specifici di riabilitazione D.S.A. (Disturbi Specifici dell’Apprendimento: dislessia, disortografia, disgrafia, discalculia) e di altri disturbi evolutivi, intervento logopedico e sessioni individuali sul metodo di studio.

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Le professioniste accompagneranno la famiglia e il minore nella costruzione di un percorso che meglio risponda alle proprie esigenze per rendere l’esperienza scolastica, e non solo, più serena possibile.

I servizi

Età Evolutiva (3-18 anni)

 

È una modalità di indagine, basata su colloqui clinici con la famiglia e il minore. Il fine è quello di fotografare l’odierno stato cognitivo, funzionale e comportamentale del bambino/ragazzo ed eventualmente procedere anche con degli approfondimenti specifici per la sfera emotiva.

Un’accurata valutazione delle funzioni cognitive fornisce gli elementi per poter redigere un dettagliato profilo neuropsicologico del minore, utile all’eventuale inquadramento diagnostico, alla pianificazione di un intervento di potenziamento cognitivo, alla verifica d’efficacia e modulazione di interventi cognitivi e farmacologici.

La valutazione verte sul verificare la presenza o meno di difficoltà e deficit cognitivi, valutandone l’entità e le possibilità di andare a delineare un piano di intervento riabilitativo e/o di potenziamento valorizzando i punti di forza preservati e resistenti al deterioramento.

Il training di potenziamento cognitivo è un percorso d’intervento neuropsicologico ideato a partire dalla valutazione neuropsicologica, con l’obiettivo di accrescere il potenziale umano lavorando su quelle competenze e abilità che risultano deficitarie o emergenti, in quella precisa fase del suo sviluppo, facendo leva sulle competenze preservate e sui punti di forza del minore.

Il percorso di potenziamento sarà così finalizzato a rafforzare:
  • –       le funzioni cognitive dominanti tra cui l’attenzione, la memoria e l’apprendimento, la percezione, il linguaggio, il ragionamento logico deduttivo e astratto.
  • –       le funzioni dominio specifiche relative alle abilità scolastiche strumentali, ossia lettura, scrittura, comprensione e calcolo.

Il momento giusto per iniziare un percorso di potenziamento cognitivo coincide con l’attimo in cui ci accorgiamo che il minore sta affrontando delle difficoltà a casa, a scuola o nel rapporto con i suoi coetanei. L’intervento sul bambino, o ragazzo, risulta necessario quando dall’analisi del profilo cognitivo e adattivo si ipotizza la presenza di una disabilità intellettiva (DI), di un funzionamento cognitivo al limite (FIL), di un Disturbo Specifico degli Apprendimenti (DSA), di un Disturbo da Deficit d’Attenzione e Iperattività (DDAI) e via dicendo, cioè in tutti i casi in cui è possibile intervenire potenziando specifiche aree cognitive in modo efficace e duraturo.
Trovare un metodo di studio significa cucirsi un abito su misura e per questo il metodo di studi tradizionale, ovvero quello verbale, non è detto che sia efficace e cada a pennello per tutti.

È probabile che al metodo tradizionale occorra affiancare degli strumenti che lo agevolino o lo sostituiscano con un metodo completamente nuovo.

In questo laboratorio vengono realizzate attività individualizzate finalizzate all’autonomia e alla personalizzazione di tale metodo con un’attenzione particolare alla conoscenza ed all’uso autonomo degli strumenti compensativi e in generale dei supporti didattici.

Sentirsi autonomi ed efficaci nei processi di apprendimento permette ai bambini e ai ragazzi di superare quei sentimenti di sconforto, frustrazione e rabbia che spesso si vivono tra i banchi di scuola, con la speranza di dar vita ad un circolo virtuoso che pian piano li avvicina al piacere, non di studiare, ma di conoscere.
Il Metodo Feuerstein, ideato dallo psicologo e pedagogista israeliano Reuven Feuerstein, è uno degli strumenti utilizzati all’interno dei percorsi di training di potenziamento cognitivo e ha come fine il potenziamento delle abilità cognitive dell’allievo, tramite la riattivazione delle sue risorse interne.

Il focus di questo metodo non sono i contenuti delle specifiche materie didattiche (italiano, matematica, inglese …), ma il susseguirsi dei processi mentali impiegati nell’apprendimento, con il fine di stimolare la creazione di nuove capacità di pensiero, di elaborazione di concetti, di riflessione non impulsiva, di organizzazione e selezione dei dati, elementi che possono rendere più facile ed efficace lo studio all’allievo.

Per sviluppare flessibilità mentale, ragionamento deduttivo ed induttivo, pensiero ipotetico ed inferenziale e rendere la persona “generatrice” di informazioni, alla base vi deve essere la fiducia nella modificabilità della struttura cognitiva di ogni essere umano.

Il Metodo Feuerstein si basa sul concetto della “Modificabilità Cognitiva Strutturale” (M.C.S.): gli esseri umani sono modificabili, cioè sono soggetti ad essere significativamente modificati da un intervento affettivo ed educativo da parte di altri esseri umani (mediatori).

Secondo Feuerstein l’intelligenza non è innata, né tanto meno statica, ma è un bene che tutti hanno e che si può sviluppare in virtù della plasticità e della plasmabilità delle strutture del nostro cervello.
L’orientamento nel corso di vita è riconosciuto all’interno delle politiche europee e nazionali come un diritto permanente di ogni persona.

L’orientamento, dunque, non è solo uno strumento utile a gestire i cambiamenti e le transizioni nel campo scolastico, ma rappresenta un valore e una competenza da sviluppare e potenziare lungo tutto il percorso di crescita.

Questo servizio permette di imparare a scegliere, in base alle proprie inclinazioni e volontà, e propone dei percorsi concreti ed individuali da intraprendere, grazie alla stretta collaborazione con la Fondazione Luigi Clerici, ente di formazione scolastica e professionale leader nel campo.
I minori, e soprattutto gli adolescenti, possono affrontare periodi difficili a causa di rapporti difficoltosi con amici o familiari, lutti, cambi di scuola o di città…e tanto altro ancora.
Avere uno spazio, guidato da psicologi professionisti, in cui condividere emozioni e pensieri, serve a promuovere il loro benessere, guidandoli in un periodo così delicato.

Nel gruppo di sostegno i ragazzi sperimentano ed entrano in relazione tra loro simulando la loro quotidianità.
Il terapeuta ha la funzione di mediare ed individuare le modalità disfunzionali dei giovani, al fine di mettere in atto azioni più funzionali prima nel gruppo e poi nella quotidianità.

I gruppi saranno formati da un minimo di 4 fino ad un massimo di 6 ragazzi divisi per fasce d’età.
La valutazione psicodiagnostica permette di valutare la presenza di problematiche psicologiche, individuando gli aspetti funzionali e disfunzionali dei bambini e dei ragazzi. La valutazione permette di esplicitare il funzionamento psicologico del soggetto in questione e di indicare possibili strategie risolutive al disagio portato.
Il servizio è un supporto psicologico o una terapia adatta a minori che presentano sofferenze o difficoltà di vario genere (aggressività, isolamento, comportamenti a rischio, umore basso, ansia, paura, tic). Gli obiettivi sono volti a ridurre i sintomi e permettere al giovane di gestire la sua vita con maggiore equilibrio e serenità. Il professionista suggerirà il percorso più adatto al minore in base alle sue necessità.
L’EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing- Desensibilizzazione e rielaborazione attraverso i movimenti oculari) è un approccio terapeutico utilizzato per il trattamento del trauma e di problematiche legate allo stress, soprattutto allo stress traumatico.

L’elaborazione dell’esperienza traumatica che avviene con l’EMDR permette, attraverso tecniche specifiche come la desensibilizzazione e la ristrutturazione cognitiva, di cambiare prospettiva, cambiando le valutazioni cognitive su di sé, incorporando emozioni adeguate alla situazione oltre ad eliminare le reazioni fisiche negative. Questo permette anche di adottare comportamenti più efficaci.

Dal punto di vista clinico e diagnostico, dopo un trattamento con EMDR il giovane non presenta più la sintomatologia tipica del disturbo post-traumatico da stress, quindi non si riscontrano più gli aspetti di intrusività dei pensieri e dei ricordi, i comportamenti di evitamento e l’iperarousal neurovegetativo nei confronti di stimoli legati all’evento, percepiti come pericolo. Un altro cambiamento significativo è dato dal fatto che il paziente discrimina meglio i pericoli reali da quelli immaginari condizionati dall’ansia.

Si occupa di valutare e riabilitare tutti i disordini che riguardano la comunicazione, il linguaggio, la fluenza del linguaggio, la deglutizione e i disturbi specifici dell’apprendimento.
Nello specifico il servizio è rivolto a bambini e ragazzi con:

  • • Disturbi del linguaggio e della comunicazione
  • • Ritardi del linguaggio
    • Disturbi specifici dell’apprendimento (lettura, scrittura e calcolo)
    • Deglutizione deviante
    • Disturbi della fluenza (balbuzie)
    • Disturbi dello spettro autistico
    • Disturbi della voce

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